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Ogni settimana quattro chiacchere dallo spogliatoio: ospite Luca Vanin, OL blu-teal

Ciao Luca, subito una curiosità: perchè il nickname „Krusty“?

Per via di una particolare somiglianza di acconciatura con Krusty il Clown

 

Quando ti sei avvicinato al footaball e  perchè?

Le prime esperienze nel football americano le ho avute nel 2003 tramite amici che mi hanno avvicinato allo sport. C’è stata un pausa che mi ha tenuto lontano dal campo fino  alla fondazione degli Islanders, che mi hanno riportato al mondo del football

 

Quali sono state le prime sensazioni ch hai provato il primo giorno con casco e shoulder?

Indossare per la prima volta un casco e la spalliera è come vestirsi alla guerra, peso e forza sbilanciati in avanti a colpire. Il dopo  di una sensazione molto umana di forza è la comprensione di un insieme oltre il singolo: la squadra. Giocare oggi per me è responsabilità verso i compagni di squadra e gli avversari di gioco.


Agressivo in campo ma "buono" nella vita di tutti i giorni: ti rispecchi in queste parole die tuoi compagni di squadra?

Io in questa frase non mi ci rispecchio affatto. L’aggressività è una qualità che non faccio emergere mai. È una scelta la mia, sia nella vita che nel campo non ritengo l’aggressività una qualità utile nelle attività relazionali quale è anche il gioco. Ritengo si possa giocare bene esprimendo determinazione e spirito di sacrificio volto al bene comune della squadra.


Come è la vita ISLANDERS fuori dal campo?

La vita Islanders fuori dal campo è molto interessante e accattivante perché con i miei compagni di squadra nel corso del tempo si sono formate belle amicizie che ci hanno portato ad essere un vero gruppo.